A Roma arriva la pizza di Dazio

Progetto gastronomico capitolino

Ecco a Roma la pizza di ‘Dazio’. Trattasi del progetto gastronomico di Federico Del Moro e Federico Coniglio. Che unisce ristorazione e ricettività in un contesto di grande valore storico, punta sulla pizza tonda, buona e moderna per conquistare il palato dei romani.

A guidare le operazioni in cucina troviamo Mattia Lattanzio e Giovanni Giglio. Volti noti del panorama Romani, dopo aver dato vita al format di Spiazzo e dopo la collaborazione con Seu Pizza Illuminati, affrontano questa nuova sfida.

Gli spazi del vecchio dazio di Roma sono stati ristrutturati con grande cura per creare un locale alla moda, giovanile, confortevole. Che metta in luce l’attenzione posta su ogni singolo dettaglio per trovare la giusta armonia-

Dazio ha aperto le proprie porte a febbraio del 2021, in un periodo reso difficile dall’emergenza sanitaria, partendo nella prima fase con le formule del Delivery e dell’asporto. E  potendo poi ospitare i clienti in sala dal 5 maggio.

Per dar vita a questo nuovo format gastronomico della pizza di Dazio Federico Del Moro e Federico Coniglio hanno deciso sin da subito di coinvolgere nella fase di progettazione Mattia Lattanzio e Giovanni Giglio. Anche loro sono due giovani protagonisti della scena ristorativa capitolina. Infatti etrambi infatti hanno mosso i primi passi in cucina, per poi spostarsi in pizzeria dove hanno applicato le tecniche e le conoscenze acquisite nel tempo.

La pizza di Dazio è l’assoluta protagonista del progetto. È un prodotto che poggia sulla classica struttura alla napoletana ma con un tocco ‘crunch’ ed una leggera asciugatura in più. Un meticoloso lavoro sull’idratazione e sull’utilizzo del lievito madre liquido ha consentito di mettere a punto un impasto altamente performante che con la lievitazione di 24 ore diviene estremamente digeribile.

La carta delle pizze è strutturata su 3 differenti sezioni. Quella Vintage (tra cui Margherita, Marinara, Napoli e Diavola). Segue  Dal Mercato (con la Hotpinambur, Zucca, Friarielli e Salsiccia, Porcini e Ciauscolo). Si chiude con Crazy (con alcune proposte quali Lasagna, Sfinciona e Trippa e Pecorino). Merita naturalmente una menzione anche la sezione dei Fritti, preparati con una particolare attenzione alla cottura ed all’umidità per ottenere dei prodotti davvero golosi.

Spazio quindi al Supplì classico e all’immancabile Fiore di Zucca.

A completare la proposta gastronomica c’è la carta dei dolci, una selezione che varia di volta in volta tra le 5 e le 8 proposte e che porta in tavola alcuni classici come il Chiccomisú, la Cheesecake al mango, il Triplo Cioccolato, il dessert Gianduja 3.0, e ancora Pistacchio e Cedro candito.

 


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