Pizzaart, l’arte di valorizzare la tradizione

Ogni pizzeria che si rispetti si fa promotrice delle tradizioni e della valorizzazione del luogo che la ospita. Ed è esattamente ciò che fa Vito De Vita, patron della pizzeria Pizzaart. Siamo a Battipaglia, in provincia di Salerno. Pizzaart è stata aperta nel 1999. Nasce inizialmente come trattoria, che negli anni ha visto la pizza diventare la vera protagonista del locale. Trasformandosi poi definitivamente in pizzeria.

Vito De Vita ha aperto questa pizzeria per amore verso la cucina. Nello specifico, la sua passione per la pizza e per la buona cucina affonda le sue radici in un antico casale cilentano. Sono stati i suoi nonni a trasmettergli l’amore per la cucina. E che gli sono oggi di ispirazione per creare proposte culinarie che stimolino tutti e cinque i sensi.

Con Pizzaart Vito De Vita si fa garante di un codice d’onore. Ossia il rispetto della tradizione napoletana. Che con l’enfatizzazione della pizza gourmet si fonde in un connubio mirato ad esaltare il gusto e la qualità di ingredienti sani e fautori del benessere. Non si devono mortificare i sapori miscelandoli con aromi e spezie.
Ogni piatto deve essere un tripudio di gusti e sapori ben definiti ed equilibrati.

Inoltre, il concetto di tradizione è fortemente radicato nella cucina di De Vita. Nella sua ottica, però, non è identificabile con un piatto o una ricetta. Tradizione significa, oltre al rispetto e l’esaltazione della materia prima, conservare e tramandare le ricette familiari.

Caratteristico anche come Vito De Vita abbia scelto di allestire il locale. Dopo la definitiva trasformazione in pizzeria, il patron ha deciso di mettere le pareti a disposizione degli artisti locali. La pizzeria è diventata, così, una vera e propria vetrina per gli artisti. E con un continuo ricambio di quadri per dare la possibilità a più pittori di farsi conoscere. In questa ottica si iscrive dunque la scelta di dare alle pizze il nome di pittori o di importanti opere d’arte.

Da Pizzaart la pizza è molto vicina alla napoletana contemporanea. Con una base leggermente più croccante. Vengono utilizzate farine raffinate e un impasto indiretto basato su una tecnica mista con biga e fermentazione di cereali.

 

Il tutto avviene nel pieno rispetto sia della tradizione e che della stagionalità, integrando però qualche tocco personale e innovativo.

 

 

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